IT-ESP
IT Camilla è una signora, da anni vedova, che non ha avuto figli ma la sua sorella, dopo aver avuto due figlie, si rifiutò di prendersi cura della terza, per non essere un maschietto. Furono Camilla e Guidangelo che in pratica fecero di genitori per la piccola Andreina.
Andreina è stata come una figlia per la sua zia, Camilla.
In questo romanzo, nella voce di Andreina, viene narrato come la zia Camilla presenta i primi simptomi - esordio - di una malatia che tutti conosciamo ma che non sappiamo gestire quando c'è un parente stretto affetto da quella malatia: l'Alzheimer.
Qui, Andreina, dice come ha fatto con la sua zia per cercare di non fare confusione sulla persona, non dire continuamente "lo ricordi, quando...?", non aspettare che dica un nome che ovviamente non ricorda, bensì dirlo in anticipo per rassicurare la persona, non litigare per gli errori... Giocare un po' a vivere nel mondo del malato; e ciò non vuol dire che si debbano applaudire gli errori, poiché litigare non porta ad altro che peggiorare la situazione. Si vediamo che le scarpe sono nel frigorifero non dobbiamo andare subito e dire "che fanno le scarpe nel frigorifero?? debbi mettere attenzione!" poiché, per altro, non porta a niente, anzi, la persona può entrare in panico e non dire nemmeno niente; molto meglio ritirare le scarpe e metterle a posto o se la cosa viene scoperta con la persona presente dire qualcosa del tipo "oh, che buffo,... como saranno finite le scarpe qui, hahah..." Zia Camilla risponde di solito "chi lo sa..."
Molto carino. Tutto succede nel presente ma riusciamo a sapere della vita passata della zia Camilla con un racconto leggero e interessantissimo. In questo libro, la zia Camilla sembra una vecchietta felice, la sua nipota la fa partecipare di tutto e così fanno anche le "ragazze" che le fanno compagnia, poiché è impossibile che una sola persona si possa far carico di una situazione del genere.
ESP La tía Camilla es una persona que en su pareja nunca tuvo hijos pero que por circunstancias cuidó a una sobrina como si hubiera sido su hija.
Es esta sobrina quien nos explica detalladamente como surgen los primeros síntomas de Alzheimer en su tía y como decide gestionar la situación sin que Camilla se sienta culpable o sea regañada continuamente o se sienta insegura.
PODI-.
Un buen ejemplo de lo que es el amor verdadero...
RispondiEliminaEs lo que más necesitan estos enfermos.
Eliminapodi-.
Gracias.
RispondiEliminaSalut ¡
No hay de qué.
Eliminapodi-.
Es una enfermedad degenerativa, que se acrecienta con el paso de los años. Hay que tener mucha comprensión, para esos enfermos.
RispondiEliminaFeliz domingo
Comprensión y paciencia.
Eliminapodi-.
Una història interessant.
RispondiEliminaMoltes gràcies!.
Aferradetes, Carles.
Dels llibres que últimament m'han agradat més.
EliminaSalut,
podi-.
Un llibre que pinta força interessant. Las portades dels llibres cada vegada són més atractives!
RispondiEliminaUna abraçada
Hi ha coses dels llibres que poden atreure't a escollir-los i que no tenen res a veure amb la trama: el títul, el color de la portada,...
EliminaBon dia,
podi-.
Terribile l'Alzheimer!! Grazie per il consiglio librario. Ciao
RispondiEliminaL'autrice si mette nella pelle del malato più che della badante o parente.
EliminaCiao,
PODI-.
Vivimos esa enfermedad 11 años. Es tremendo lo cruel que puede ser para el enfermo y más para los familiares que ven como se va yendo sin remedio.
RispondiEliminaUn abrazo.
Y que estos enfermos, en las primeras fases, tienen una cierta conciencia de que algo "raro" pasa, que evitan el posible equívoco, que hacen cuadrar las cosas en su mente para tenerlas en un supuesto orden,... pero supongo que esto da paso a otras fases más dramáticas aún.
Eliminapodi-.