podi és podi

venerdì 8 marzo 2013

Il deserto dei tartari - Dino Buzzati

IT-ESP

Raccomandato con fervore da una cliente del mio lavoro, ho letto "il deserto dei tartari", di Dino Buzzati. Lei sa del mio interesse per la lingua italiana e non è il primo libro che mi raccomenda; l'altro è stato "Cristo si è fermato a Eboli".

Il tenente Drogo, Giovanni Drogo, si incorpora in una fortezza lontana dalla civiltà... Il primo giorno ha già deciso che se ne andrà dalla Fortezza, la Fortezza Bastiani, ma non lo fa subito perché ha tutta la vita davanti; ha tempo ancora... Buzzati fa una riflessione sulla vita, sul fine della vita, ma prende da referenza un punto "giovane" nella vita, un punto in cui ancora non si vede il deserto dove saremo arrivati alla vecchiaia, un punto in cui possiamo decidere, in parte, il nostro futuro o in cui il nostro presente decide per noi (poiché abbiamo tutta la vita davanti...)

La Fortezza si trova davanti una pianure, un deserto per il quale potrebbe qualche giorno assalire il nemico. Tutti alla Fortezza aspettano quel giorno, sono militari e la sua gloria verrà in battaglia. Ma il nemico non viene...


Buzzati sa esprimere altamente i pensieri e le senzazioni umane, quelle colpite e quelle superflue, che tutti gli uomini proviamo in qualche momento.

"Siamo" se siamo nella mente degli altri? "...nessuno in tutta la Fortezza pensava a lui e non solo nella Fortezza, probabilmente anche in tutto il mondo no c'era anima che pensasse a Drogo... ...si sentiva solo come mai nella vita". Forse "siamo" anche se nessuno pensi a noi, ma ci sentiamo accompagnati solo che alcuno pensi a noi, anche se non sia accanto a noi. Questo pensiero mi è piaciuto abbastanza leggerlo, perché sono pensieri che io ho avuto qualche volta e mi piace vedere che altri li hanno anche avuti.


...Una sentinella adempie un dovere, ma per adempierlo un suo amico è morto... È stato una buona sentinella ma non sono sicuro che sia stato un uomo con sentimenti umani... Almeno in questa azione.


Nel decorso di una malattia, avendo di prestare cura al suo collega ufficiale "Drogo si sentiva male, uno sfinimento atroce lo aveva invaso di colpo, tutta la sua volontà era concentrata nel solo sforzo di sostenersi in piedi. O Dio, o Dio supplicò mentalmente, aiutami un poco!". Leggendo questo frammento mi sono venuto in mente una mia vicenda quando ero in neve un giorno freddissimo, gennaio 2003, con -14ºC,... Io mi sentivo male, il ghiaccio lo sentivo nel proprio cuore e tutta la mia volontà era concentrata nel solo sforzo di scaldarmi, sensa prestare cura al mio attorno.

Le ultime dieci pagine sono un dramma raccapricciante, assorbenti,... non ho potuto lasciar di leggerle. Le ultime vicende di Giovanni Drogo sono tristissime e con grande semplicità nello stile letterario proviamo immensamente le sue emozioni come se le avessimo noi stessi... Io credo che non volesse lasciar la lettura per non lasciare al protagonista più abbandonato ancora. Altra volta la solitudine,... la solitidune e una descrizione travolgente di quello che potesse accadere anche a noi, chissà, qualche giorno...




prima colazione, libro e segnalibro

EL DESIERTO DE LOS TÁRTAROS es un libro buenísimo, creo que de los mejores que haya leído en tiempo. La historia, un joven teniente, Giovanni Drogo, que se dirige a su destino, un destino no deseado pero con toda una vida por delante para cambiarlo. Es la Fortezza, ante la cual se extiende una planicie por donde quizás algún día atacaría el enemigo y en la esperanza de que esto suceda (son militares) se van pasando los años y las décadas... Con gran simplicidad, Dino Buzzati es capaz de transmitirnos sensaciones que todos hemos tenido alguna vez, cosa que hace identificarnos con la esencia del libro.

Uno de los puntos que yo resaltaría es la soledad del hombre, sin que incida constantemente en ello; la consciencia de la soledad sentida y percibida como tal, sobre todo en las últimas páginas, donde se describe una situación vivida por Giovanni Drogo, con tal dramatismo y simplicidad al mismo tiempo que hace que no puedas dejar la lectura, que hace que tú, como lector, no quieras ahondar en la soledad del momento abandonando a su protagonista en tales tristes vicisitudes...

Lo leí en Italiano; alguien me lo recomendó entusiasmadamente y le agradezco que así lo haya hecho.

PODI-.

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