Vedete la riga nera? è Spaccanapoli, una stretta strada che spacca la città in due come se fosse una greta. A destra di Spaccanapoli, all'inizio, si ubicherebbe il quartiere di Forcella. A Forcella crescono dei ragazzi, quindicenni, che si vogliono fare largo nella vita al modo che stanno imparando a farlo: quello più forte è il padrone; violenza il linguaggio.
Nicolas è un ragazzo che da sempre ha voluto frequentare il Maharaja, un locale del Posillipo con panoramiche sul golfo di Napoli imponenti. Vuole essere qualcuno che conti, nel Maharaja, che abbia potere, come il Copacabana, un boss. Gli idoli di Nicolas sono il Che Guevara e Mussolini: loro sì che contavano, loro dicevano una cosa e doveva farsi; non importava che le idee di ciascuno di loro fossero antagonstiche; tutti e due erano i suoi idoli.
Nicolas e i suoi amici fanno una paranza, cioè un gruppo di ragazzini che vorranno controllare il quartiere, droga, negozi, potere... Imparano a sparare dal terrazzo di un condominio. Le armi sono vere armi, il professore "youtube". Youtube,... attraverso youtube imparano tutto, come funzionano le armi, le frasi che devono dire e che hanno sentito dirle nei film, i rituali della camorra,... La sua paranza non è un gioco, anche se loro si comportino come se giocassero. Nonostante i morti sono davvero, la vita non ha un'importanza, si prende o te la prendono...
Le strade del centro storico di Napoli sono strette, non ci sono segreti, una volta Nicolas litigava con la sua fidanzata, Letizia. Lei in finestra, lui in strada; non era da preoccupare che tutti sapessero.
Mentre leggevo il romanzo, qualche giorno fa, sentivo nella radio che una baby gang aveva accoltellato un 17enne, Arturo, a Napoli... Una baby gang... una paranza.
El libro "la paranza dei bambini", la banda de los niños, nos presenta el casco antiguo de Nápoles en su aspecto menos turístico, si es que de turístico tiene algún aspecto (es turismo de la degradación, en todo caso, como en muchos otros lugares). Una banda armada de niños, los noticiarios italianos hablan de "baby gangs", pequeños camorristas en el sentido literal de los términos.
Sobre las fotografías, la primera es una vista de Nápoles desde el castillo de San Telmo. La línea negra es una famosa calle con diferentes nombres pero que es conocida como Spaccanapoli, algo así como "rompenápoles", la parte en dos a través del casco antiguo de la ciudad. Ese casco viejo, centro storico en Italiano, está compuesto por callecitas perpendiculares que forman una cuadrícula dentro de la cual nos puede dar reparo fotografiar pues lo que vemos forma parte de casi podría decirse que la intimidad de sus habitantes. Dicho "centro storico" está atravesado por dos vías principales: Via dei Tribunali y la conocida como Spaccanapoli.
PODI-.
Uno dei tristi problemi del nostro mondo : la Baby gang !!! Buona domenica e un saluto.
RispondiEliminaUna cosa che non si risolverà da sola... Triste, sì.
Eliminapodi-.
😔
RispondiEliminaSì, per niente può piacere.
Eliminapodi-.
Me parece una buena toma panorámica la de la primera foto.
RispondiEliminaEsa calle esrecha de la segunda, refleja todo el tipismo de la ciudad y en la que no falta ni siquiera la clásica ropa tendida.
Besos
Ropa que en otras calles de Nápoles (y otros puntos de Italia y no solo del sur) va de lado a lado.
EliminaUn abrazo,
podi-.
Una triste realtà della nostra Italia, Carlos.
RispondiEliminaUn luogo dove la camorra si è sostituita allo stato e pensa ai suoi seguaci più che lo stato ai suoi cittadini.
Triste ma vero!
E i ragazzini... se non hanno palestre, luoghi sani in cui ritrovarsi, in cui imparare tante cose anche che non si possono mettere fianco a fianco il Che e il duce.... che altre possibilità hanno per fare soldi? Per capire dove sta ilgiusto e dove lo sbagliato?
Difficile soluzione...
Eliminapodi-.
Una imagen desde el cielo, y otra desde las interioridades de la tierra
RispondiEliminaPues sí, muy apropiado el comentario para cada una de las fotografías. Gracias.
Eliminapodi-.
Pues tienes razón, esa calle, vista desde arriba en un plano casi cenital parece cortar la ciudad en dos partes y, en cuanto al casco histórico se refiere, tu foto nos muestra las intimidades de sus habitantes puestas a solear.
RispondiEliminaUn abrazo,
Ya quisieran quizás que entrara el sol, ya...
Eliminapodi-.
E da te com'è la situazione ? Ci sono anche lì queste bande di ragazzini che seminano il terrore per passare il tempo ? ciaooo
RispondiEliminaQuì non si da. Può esserci violenza legata a ragazzini ma sarebbero casi specifici.
Eliminapodi-.
Purtroppo quel fatto non sarà l'ultimo, crescendo in un ambiente simile tempo che in pochissimi riusciranno ad allontanarsene...ciao, Arianna. PS: ora so perché si chiama Spaccanapoli :)
RispondiEliminaAh, non lo sapevi?
EliminaQuando sono stato a Napoli la prima volta, il mio italiano era ancora allo stadio iniziale e sapevo che "spaccanapoli" si chiamava così perché separava la città en due ma non capivo il termine. Stacanapoli? (poiché stacava, separava) Scattanapoli? Scatanapoli?... Non sapevo che spaccare significasse "spezzare in due o più parti..." non sapevo che "spaccare" fosse nemmeno un verbo...
podi-.