venerdì 17 ottobre 2014

L'isola del giorno prima - Umberto Eco


IT-CAT-ESP

Un libro che tratta sulla gara che c'era tra gli inglesi e i francesi per scoprire il modo di fissare la longitudine. Parliamo dei XVII e XVIII secoli e la navigazione. I naveganti potevano determinare la latitude sulla quale stavano (attraverso gli astri) ma non erano in grado di stabilire la longitudine... Lo scoglio fondamentale c'era sapere con esattezza l'ora di Londra (o Parigi, a seconda della nave) per potere dire a quale differenza oraria stava la nave (quando nei musei vediamo tanti orologi di quest'espoca, possiamo capire la sua importanza). Fino all'arrivo degli orologi di precisione (John Harrison) questo era pratticamente impossibile.

Un uomo naufraga nel Pacifico e arriva a una nave - il Daphne - abbandonata davanti due isole. Lui pensa che sia arrivato al meridiano 180; cioè il posto in cui inizia il giorno; gli antipodi... A Oriente sarebbe il giorno di ieri, a Occidente, oggi (se ci trovassimo a Occidente di questo meridiano).

Nel frattempo che è da solo nella nave, scrive lettere; lettere d'amore a una sua amata... Queste lettere ci rapportano tutta la storia del nostro protagonista, Roberto della Griva, e serve a Eco per mostrarci diverse vicende dell'epoca: l'assedio a Casale - Monferrato -, una lotta tra spagnoli e francesi; ci sono occhiolini a Giordano Bruno -penso io- nel personaggio di Saint Savin; le polvore di simpatia (una cosa di streghe).

In quest'epoca si pretende adattare la scienza assunta con la religione e rifiutare la scienza nuova che non è ancora stata totalmente provata.



A un punto del romanzo Roberto inizia, independentemente delle lettere, un romanzo immaginario. Un romanzo dentro del romanzo... Per noi, può essere tanto reale quanto può esserlo questo che stiamo leggendo... E viaggiamo per mondi di fantasticheria.

Altri pensieri di Roberto...: Filosoficamente è più difficile pensare alla nascita che alla morte. Si capisce meglio il tempo che verrà dopo di noi che quello di prima.

Lo stesso di sempre: con Umberto Eco sempre c'è qualcosa da imparare.
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L'ILLA DEL DIA ABANS

Un llibre que ens parla de l'època en que es descobrien noves terres i no se sabia ubicar-les al mig dels oceans. No sabia, la humanitat, determinar exactament la longitut (est-oest), qüestió fonamental a l'hora de llançar-se a la conquesta del món per part de les potències europees.
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LA ISLA DEL DÍA DE ANTES

Un hombre naufraga y va a parar a un barco abandonado. Estamos en las antípodas; las antípodas de Londres, quien sabe si delante de las islas de Salomón, un poco a Oriente es "ayer", un poco a Occidente es "hoy".

A través de escritos del protagonista, nos adentramos en la época en que intenta descubrirse algún método fiable para determinar la posición en un puntos alejados de referencias conocidas. El problema mayor era la longitud, que a través de las estrellas no podía determinarse como se hacía con la latitud.

PODI-.

2 commenti:

  1. Non sapevo che Umberto Eco avesse scritto anche questo libro. Io , di Eco, ho letto solo "Il nome della Rosa", bello ma un pochino pesante. Un saluto.

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    1. Il nome della Rosa mi è piaciuto soprattutto la seconda volta che l'ho letto.

      podi-.

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